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Aggiornamento su Equa Riparazione – Legge 210/92 – Sentenze

GIUGNO 2017

DAL SITO DI “EX”, CHE RINGRAZIAMO, PUBBLICHIAMO UNA NOTA INFORMATIVA DELL’AVV. CALANDRINO, DEL FORO DI BOLOGNA SU EQUA RIPARAZIONE, LEGGE 210/92 E LE SENTENZE.

 

Procedura art. 27 bis legge 114/2014
(la c.d. equa riparazione dei 100 mila euro)
La situazione ad aprile 2017  è questa: lettere inviate 6380, accettazioni pervenute 4865, posizioni liquidate 2206.
Può essere utile fare un confronto con la situazione al luglio 2016: lettere inviate 2263, accettazioni 1623, posizioni liquidate 1282.
In circa 8 mesi il Ministero della Salute ha quindi inviato oltre 4000 lettere, ha ricevuto oltre 3000 accettazioni, ma ha pagato solo 924 posizioni.
Ricordo che, in base alla legge, la procedura deve concludersi entro il 31 dicembre 2017: la speranza quindi è che nei prossimi mesi il Ministero si concentri sui pagamenti…
Inoltre insistiamo per una elargizione di tale ristoro economico che sia la più inclusiva possibile, affinché esso venga riconosciuto anche agli eredi iure proprio, anche a coloro a cui è stata riconosciuta l’ascrivibilità  tabellare dopo il gennaio 2010, anche a chi aveva causa pendente a gennaio 2010 ma non dal 1° gennaio 2008, insomma a tutte le situazioni che nella sostanza rientrano nella ratio di tale procedura e che solo in una logica formalistica si potrebbero escludere; facciamo affidamento sul fatto che complessivamente dovrebbero essere non più di 300 posizioni (fra le quali gli eredi iure proprio, cioè il caso più eclatante e assurdo, sono un numero minimo, probabilmente meno di 10).

Indennizzo legge 210/92
Chi riceve l’indennizzo dal Ministero dellìEconomia ha ricevuto gli arretrati della rivalutazione, ma nei limiti della prescrizione decennale (mentre la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo aveva stabilito che la rivalutazione fosse dovuta sin dall’inizio, da quando cioè ciascuno percepisce l’indennizzo).
Coloro che vengono pagati dalle regioni italiane, invece, stanno ricevendo gli arretrati della rivalutazione in quest’ultimo periodo, ma … non tutti.
Ci sono infatti alcune regioni (per esempio, per quanto a mia conoscenza, la Toscana e la Calabria) che non hanno corrisposto nulla a coloro che avevano ottenuto una sentenza contro il Ministero della Salute, sull’assunto che in tali casi deve essere il Ministero a pagare.
Quindi ci sono persone che non hanno ancora ottenuto nulla di arretrati della rivalutazione perché in possesso di una sentenza favorevole contro il Ministero della Salute (che non paga), sentenza che è presa a giustificazione da parte di alcune regioni per non pagare nulla: è una situazione assurda.
Inoltre molte regioni hanno pagato solo degli acconti e quindi la questione è tutt’altro che risolta.
Non a caso la Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo a inizio 2017 ha chiesto aggiornamenti, sia al Governo italiano, sia a noi legali dei beneficiari, per poi fare il punto della situazione.

Sentenze
Esiste infine un ormai cronico problema: circa 6000 sentenze in materia di rivalutazione indennizzo, riconoscimento indennizzo e risarcimento, passate in giudicato e quindi definitive, che il Ministero della Salute non ottempera.
Costringendo noi legali ad agire avanti i tribunali amministrativi regionali (TAR) affinché il Ministero venga costretto  ad eseguire quanto stabilito nelle singole sentenze.
Parliamo di sentenze che risalgono anche al 2013, se non prima.
In un Paese che vuole essere uno Stato di diritto è necessario che il Governo sia il primo a rispettare le leggi e le decisioni giudiziarie che lo riguardano: da tempo chiediamo un piano straordinario che consenta al Ministero della Salute di smaltire l’arretrato di sentenze accumulatosi in questi ultimi anni.

Avv. Marco Calandrino
del Foro di Bologna